Teatro alla Scala

Sei qui: Cosa vedere a Milano >

Teatro alla Scala

 

Il Teatro alla Scala è uno dei teatri lirici più famosi del mondo, inaugurato nel 1778 con una prima con musiche di Antonio Salieri. Distrutto durante l'ultimo conflitto mondiale, venne ricostruito a tempo di record con una famosissima prima nel 1946 diretta da Arturo Toscanini. È uno dei simboli di Milano nel mondo e ha visto esibirsi tutti i più grandi attori della musica classica e lirica degli ultimi due secoli.

Voluto dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria dopo che un incendio aveva distrutto l’antico Teatro Regio Ducale di Milano, che ne ne affidò i lavori a Giuseppe Piermarini che si ispirò al teatro della Reggia di Caserta.

Teatro alla ScalaPiermarini progettò uno degli edifici neoclassici meglio riusciti del territorio lombardo, creando un edificio funzionale, che si piegava alle più diverse esigenze, dalla cucina per poter servire la cena ai nobili prima degli spettacoli, fino alla possibilità della platea di venire allagata per inscenare le battaglie navali. In seguito il Teatro alla Scala fu anche uno dei luoghi in cui si sperimentò l’illuminazione elettrica. Venne ricostruito a tempo di record dopo i bombardamenti del 1943 che lo avevano gravemente danneggiato.

Secondo una ricostruzione leggendaria, la fondazione della Scala vide protagonista l'arciduca Ferdinando, il figlio dell'imperatrice Maria Teresa, allora governatore di Milano, preda di un attacco di gelosia nei confronti della moglie, Maria Beatrice Ricciarda D'Este. L'arciduca avrebbe fatto rinchiudere uno spasimante della moglie, il giovane Giacomo Sannazzari, nell'antico Teatro Regio, e fece quindi appiccare il fuoco, mancando il Sannazzari, ma riuscendo distruggere interamente l'antico teatro di legno. I milanesi chiesero a gran voce che alle autorità che il teatro venisse ricostruito. L'imperatrice Maria Teresa ci mise spazio e committenza, e novanta famiglie nobili milanesi ci misero i soldi, comprandosi di fatto il proprio palco.

Teatro alla ScalaA parte le leggende il Teatro alla Scala è il teatro lirico per antonomasia, l'orgoglio dei Milanesi. Il nome è ripreso dalla Chiesa di Santa Maria alla Scala (costruita nel 1381 per volontà di Beatrice della Scala, dell'omonima potente famiglia di Verona, moglie di Bernabò Visconti) che sorgeva in questa stessa area prima di lasciare il posto, nel 1776, al nuovo teatro, la cui edificazione si rendeva necessaria dopo la distruzione per incendio del più antico Teatro Ducale, situato all'interno del Palazzo Reale. Si racconta che Maria Teresa d'Austria fosse inizialmente contraria all'idea di investire risorse per costruire un nuovo teatro; ma poi, colpita favorevolmente dal bozzetto presentato dall'architetto Piermarini, diede il suo consenso ai lavori.

Teatro alla ScalaDi certo non dovette cambiare idea sul suo contributo personale al finanziamento per l'opera, dal momento che confermò la decisione che i fondi fossero ricercati in parte tra i privati e in parte nelle casse dello stato. I lavori durarono due anni e il risultato fu eccellente come racconta l'architetto francese Philippe Petit Radel che lo visitò subito nel 1811 in periodo napoleonico: "[...] assai grandioso se non per l'esterno, almeno per quanto riguarda la concezione dell'interno. [...] La posizione di ogni angolo del teatro è stata così ben studiata che la voce s'intende dappertutto nella stessa maniera, che ci si trovi o meno in prossimità degli attori. I palchi sono assai spaziosi ed abbastanza profondi; l'interno è tappezzato in damasco di diversi colori, spesso guarnito con dei vetri, decorato con tendaggi in taffetà ed illuminato da una o due candele che ardono accanto ad uno specchio. Vicino alla parete posteriore ci sono dei sofà, e al centro c'è un tavolo sopra il quale vengono serviti rinfreschi e spuntini. Molti sono provvisti di gelosie, che servono ad isolare gli occupanti del palco dal resto della sala. Quando all'interno non s'intravvede che il fievole bagliore di una candela, è segno che si desidera esser lasciati soli, ed allora guai all'indiscreto che osasse disturbare quella solitudine. Un palco alla Scala, insomma, è un po' una camera in città della quale si ha sempre la chiave con sé. Appartengono per la maggior parte a personaggi di spicco che, quando non intendono recarsi allo spettacolo, incaricano il proprio domestico di fittarne ad altri la chiave per la serata. Al centro del primo ordine, proprio di fronte al palcoscenico, c'è il palco dell'imperatore riservato a Sua Maestà. È illuminato da un magnifico lampadario ed è in tutto simile ad una camera da letto".

Ma al teatro, come era d'uso in quell'epoca, non si andava solo per ascoltare musica. "Al di sopra del vestibolo ci sono delle sale da giuoco, lì oro e argento passano in un istante dalle tasche dell'uno a quelle degli altri, ed è un semplice lancio di dadi a decidere della sorte dei giocatori. Il gioco ha inizio a mezzogiorno; i protagonisti, in piedi, si danno il cambio attorno ad un tavolo verde [...]. Alle quattro del mattino ciascuno si ritira per fare ritorno l'indomani, all'apertura della sala [...]. Si mangia assai durante gli spettacoli, e non ci si sente poi in imbarazzo a soddisfare sotto il portico i piccoli bisogni naturali che seguono agli eccessi del bere. Ogni palco è in comunicazione con una grande terrazza ove si può andare a frescheggiare durante le belle giornate."

Il grande scrittore di Grenoble, innamorato di Milano, Marie-Henri Beyle, più noto come Stendhal, presente la sera del debutto, arrivò a definire il nuovo Teatro alla Scala "il primo teatro del mondo".

L'interno del teatro, con la caratteristica struttura a ferro di cavallo, è totalmente in legno ed è dotato di un'acustica impressionante. Originariamente la sala era interamente decorata, anche se questa decorazione fu rifatta una prima volta nel 1807 da Giovanni Perego e una seconda nel 1830 da Alessandro Sanquirico (autore anche del grande lampadario centrale e i due corpi laterali a terrazza della facciata). Piermarini progettò anche un sistema antincendio (per evitare che il teatro facesse la stessa fine del suo predecessore), che prevedeva un'enorme vasca collocata sopra la volta della sala.

Come detto, le ingenti spese di costruzione furono sostenute da novanta membri della nobiltà milanese che si costituirono come palchettisti (In cambio del denaro per la costruzione, ognuno di loro aveva un palco privato che poteva arredare a piacimento e sul parapetto del quale sarebbe stato dipinto lo stemma di famiglia). Il nuovo teatro fu inaugurato il 3 agosto 1778 con l'Europa riconosciuta di Antonio Salieri e due balletti del maestro De Baillou. Da allora la fama della Scala è stata in costante ascesa. Il tempio della lirica mondiale ha la capacità di consacrare le fortune o di distruggere le carriere di direttori d'orchestra, compositori, cantanti, registi e scenografi.

Impossibile ricordare qui tutti i nomi che sono transitati da questa sala, i cantanti che hanno calcato questo palco, i registi che hanno temuto i fischi del pubblico tra queste poltrone: ne risulterebbe l'elenco di tutti i nomi più importanti della storia musicale degli ultimi due secoli. Basti ricordare che questo importante teatro è stato al centro non solo della storia culturale dell'Italia, ma anche delle cronache mondane e rosa del nostro Paese, e continua ancora a esserlo se a ogni inaugurazione della stagione (per tradizione il giorno di Sant'Ambrogio, il 7 dicembre) giornali e telegiornali non fanno che parlarne, non tanto per i meriti artistici di chi si esibisce, ma per vedere chi è stato invitato e chi no. Purtroppo buona parte dell'interno della Scala non è più originale visto che l'intero edificio fu brutalmente danneggiato dai bombardamenti del 1943. Dopo un attento restauro si è riusciti a ridargli la stessa atmosfera che si respirava un tempo e soprattutto la stessa strabiliante acustica che ne ha fatto uno dei luoghi più famosi e apprezzati di Milano.  L'11 maggio 1946, il grande maestro Arturo Toscanini diresse il concerto con cui veniva riaperto il teatro. Con il debutto di una giovanissima promessa della lirica: Renata Tebaldi, la "voce d'angelo".

Oggi non risulta certamente più facile di allora procurarsi un posto in uno dei suoi 150 palchi, straordinariamente distribuiti su quattro piani e due gallerie, illuminati da un grande lampadario di Boemia, sospeso al soffitto, ricco di ben trecentosessantacinque lampadine. Gli spettacoli sono seguiti con religioso silenzio. Le sale da gioco non ci sono più, al loro posto è sistemato il Museo teatrale, che raccoglie dipinti, incisioni, ritratti dei personaggi che hanno calcato le tavole del palcoscenico. E ancora, strumenti musicali, tra i quali la spinetta dai tasti rossi sui quali studiava il giovane Verdi, i suoi manoscritti, la sua maschera mortuaria (nella quale attenti osservatori hanno riconosciuto alcuni ciuffi di barba grigia racchiusi nel gesso), una sua cravatta ed il suo cappello. La Scala è l'orgoglio dei milanesi; quando le bombe colpirono l'edificio nel 1943, distruggendolo in parte, una cupa sensazione di lutto pervase i cittadini. Non fu un caso che la ricostruzione della città partisse proprio da qui. Quella della Scala fu la prima opera restituita alla città.

A proposito di Giuseppe Verdi, il cui nome è strettamente legato non solo al Teatro ma alla città stessa, alcune curiosità: la strada a lui intitolata è proprio a fianco al Teatro; la statua che lo rappresenta, invece, è in piazza Buonarroti. Le sue spoglie, infine, non sono conservate in un mausoleo al cimitero, ma all'interno della Casa di Riposo per musicisti, sempre a Milano, in piazza Buonarroti. E a questo istituto che il Maestro dispose che alla sua scomparsa fossero devoluti i proventi dei diritti d'autore su tutte le sue opere, al fine di garantire una decorosa ospitalità agli anziani musicisti.

Teatro alla Scala

Via Filodrammatici 2,

Come arrivare: fermata metro Duomo

Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.

Se questa guida vi è piaciuta e volete dare una mano a Informagiovani-italia.com aiutateci a diffonderla.

 

Dove si trova?

 

 

 

Ostelli Milano Ostelli Italia

Carte Milan Karte von Mailand  Mapa Milano Map of Milan

Carte de la Lombardie   Karte von Lombardei Mapa Lombardía   Map of Lombardy

Carte d'Italie Karte von Italien Mapa Italia   Map of Italy

 
FacebookTwitterYoutubeScrivi a Informagiovani Italia